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- s- pref. [lat. ex "da, via da, fuori da"].1.a. Premesso a verbi, può esprimere azione contraria (sfiorire, sgonfiare, slegare ; in spiovere, invece, indica cessazione).b. Premesso a sost. (sfiducia, sproporzione, sventura ) e ad agg. (scontento, sconveniente, sleale ), fa acquistare sign. opposto.2. Negli agg. derivati da sost. il pref. acquista valore privativo-peggiorativo (bocca — sboccato, grammatica — sgrammaticato ); e lo stesso accade in alcuni verbi tratti da sost. (sformare, da forma ) o da altri verbi (parlare — sparlare, ragionare — sragionare ).3. Indica allontanamento, uscita, separazione e sim. soprattutto in verbi derivati da sost. (sbucare, sconfinare, sfornare, spostare, svaligiare, svelare, ecc.), più raramente in derivati da altri verbi (sfuggire ).4.a. Proprio dei composti denominali è anche il valore privativo (scolpare "liberare da colpa ", ecc.), anche per significare detrazione (sbucciare, schiodare, slacciare, rispettivam. "levare la buccia, i chiodi, i lacci, ecc."); talora con valore intr., come in scolorire "perdere il colore".b. È privativo in alcuni verbi derivati da agg. (sgrossare, svecchiare, da grosso, vecchio, ecc.).5. Ha funzione genericam. derivativa, con accezioni varie, in un altro gruppo di verbi, derivati da verbi (cadere — scadere ) o più spesso da sost. (braccio — sbracciarsi, foce — sfociare ) o da agg. (bianco — sbiancarsi, doppio — sdoppiare, largo — slargare ; in questi ultimi esempi il valore del pref. si può definire causativo o fattitivo).6. Conferisce valore intensivo, rispetto al verbo originario, a una serie di verbi: sbeffeggiare, scacciare, scambiare.7. In pochi casi s- rappresenta la riduzione del pref. dis- : scendere da discendere, sfidare da disfidare, ecc.
Enciclopedia Italiana. 2013.